Con la terza edizione il festival mostra di aver già ben chiara la propria identità, con la scelta di mettere in cartellone compagnie che erano state apprezzate nelle stagioni precedenti, i La La La Human Steps, che presentano New Demons, e le Rosas di Anne Teresa De Keersmaeker, con il nuovo Ottone Ottone, per creare una continuità di dialogo con la città di Milano e il suo pubblico.
E trovano sempre più spazio proposte di danza, con l’esponente della nouvelle danse francese Jean-François Duroure, che mette in scena La Maison des Plumes Vertes e La Anqâ. Da New York arriva il gruppo di origine ungherese dello Squat Theatre, con Dreamland Burns, e poi ancora Le Théâtre Djighite propone uno spettacolo ispirato al cult movie Freaks di Tod Browning. La rassegna si apre nel frattempo alle proposte italiane: il compositore e pianista Ludovico Einaudi collabora col gruppo statunitense I.S.O. Dance Theatre nella pièce multimediale Time Out; infine ha luogo negli spazi di MilanOltre il convegno “Natura e Buon Governo del Teatro” della Regione Lombardia.