L’ottava edizione del festival si apre all’insegna del nuovo e della ricerca espressiva, coinvolgendo compagnie di prosa, di danza e di arti riprodotte. Anche gli spazi del festival, sia al chiuso che all’aperto, vengono in molti casi ripensati per poter accogliere allestimenti di grande impatto visivo; tra questi luoghi figura anche Villa Clerici, messa a disposizione dal Comune di Milano.
Significativo il ciclo di esibizioni di alcuni tra i maggiori esponenti della nuova musica, tra gli altri Wim Mertens con PIANO and VOICE, il Balanescu Quartet con musiche dall’album Luminitza e cover dei Kraftwerk, un concerto di Gavin Bryars, La Monte Young con Young Dorian Blues in G, e il ritorno di Ludovico Einaudi in concerto con Einaudi Electric Ensemble.
Per quanto riguarda la danza, la compagnia canadese O’Vertigo Danse si esibisce con Déluge, ma trova spazio anche la prosa, con Soltanto gli ingenui muoiono d’amore dell boliviano Teatro de los Andes, e viene dedicato uno spazio alla ricerca italiana nell’inizio della collaborazione con la Socìetas Raffaello Sanzio, che ha contestualmente messo in scena Masoch e Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco. E per finire la rassegna video Bagliori metropolitani – video d’autore, del gruppo di ricerca multimediale Metamorfosi.