Nella sua dodicesima edizione il festival torna a presentare un cartellone di ampio respiro internazionale, tra teatro, danza e poesia, che si apre con due eventi emblematici: Invito alla poesia con delitto, una notte di contaminazioni tra teatro e arte contemporanea, nell’incontro-scontro tra artisti della parola e della musica, e Flesh and Blood – Mutanti di inizio millennio di FAM, dodici ore di kermesse tra proiezioni video, film inediti, performance e dibattiti con i protagonisti di una delle frontiere a maggiore rischio dell’arte contemporanea, quella che ha scelto l’uso del corpo per affermare una radicale messa in discussione del concetto di identità.
Ospite d’onore l’attrice tedesca Hanna Schygulla, in un recital su musiche composte da Jean-Marie Sénia, poi Lucilla Morlacchi, che recita in Majakovskij del Centro Diaghilev, accanto alla riscrittura in dialetto calabrese del beckettiano Endgame da parte della Compagnia Krypton, intitolato U jocu sta’ finisciennu, poi ancora il Théâtre de la Commune di Didier Bezace con Pereira Prétend, e il Teatro di Tunisi con Femtella.
E altra musica, con la voce della cantante russa Sainkho Namtchylak, che si esibisce in Virtual Rituality, e il ritorno di Giovanna Marini, presenza fissa delle ultime edizioni del Festival, con La vita sopra e sotto i mille metri, il jazz cabaret in Platterback di Mike Westbrook, l’eterodossia strumentale di Sylvia Hallett, il sound di John Lurie & The Lounge Lizards con Queen of All Ears. Per finire, il teatrodanza del Von Ort di Reinhild Hoffman e le contaminazioni di Enzo Cosimi, in scena con Super Deluxe.