La quindicesima stagione del festival coincide con la prima edizione di Oltre 90, una collaborazione tra MilanOltre e Teatri 90, che si svolge in 11 sale milanesi con più di 150 repliche, in cui ben 17 compagnie danno vita a nuove forme di spettacolo (tra cui 11 prime nazionali), tra sperimentazioni e ricerche originali, nell’ibridazione di generi e discipline, dal teatro delle parole a quello dei corpi. Si tratta di una sfida culturale aperta a tutta la città, per darle nuova vita come una delle capitali della cultura europea.
Troviamo quindi i catalani La Fura dels Baus, con Øbs, Quelli che restano/Theater Transit con L’addio, e tante proposte dalla città di Milano: il progetto Mai morti di Maratona di Milano e Teatridithalia, sempre Teatridithalia con Zoo di vetro e una collaborazione con La Crus dalla regia di Ferdinando Bruni, La costruzione di un amore, ATIR di Serena Sinigaglia con Natura morta in un fosso, Teatro Filodrammatici, con Trilogia di Belgrado, Teatro Aperto con Sinfonia per corpi soli. Omaggio a Sarah Kane, poi ancora Teatro Out Off con Bruciati dal ghiaccio, e infine Lis Lab con Viaggi d’acqua.
Da Firenze vengono invece il gruppo Krypton con Roccu u stortu e la Compagnia Lombardi/Tiezzi con L’Ambleto; dalla provincia di Bologna il Teatro delle Ariette con Teatro da Mangiare? e i riminesi Motus con Room 969. E ancora, una collaborazione di Teatro Club e Teatro delle Lingue, Pagina a due in musica, la Compagnia Katzenmacher con Isaia l’irriducibile, École des maîtres con la regia di Eimuntas Nekrošius in Il gabbiano, Jan Fabre con My movements are alone like street dogs e infine un insolito spettacolo di danza di Materiali Resistenti Dance Factory, Waterwall.
Ma la sperimentazione investe anche la musica, con Nigel Charnock, Michael Riessler and the Virus String Quartet con Virus. in I sonetti di Shakespeare in voce danza musica, mentre il leccese Teatro Koreja si esibisce insieme ai Sud Sound System in Acido Fenico. Ballata per Mimmo Carunchio camorrista.