NonostanteMarras
ore 21.00
ENZO COSIMI
«Cosimi è un coreografo che meriterebbe un premio per la lucidità creativa con cui da più di trent’anni esplora ciò che sceglie».
Francesca Pedroni, Il Manifesto
regia, video e coreografia Enzo Cosimi
costumi Antonio Marras
violoncello Flavia Passigli
con Iman Bozorgan, Sonia Gabriel, Hawa Atem, Giovanni Petazzi, Andrea Bedani, Innocent Faudur, Elisabetta Vestri, Sudi Ahmed Abdalla, Simeon Bethy, Yemame Girmay, Hewok Ghebremdhu, Kawsar Osman, Ruth Enokeran, Lacnievac Zivojin, Iwebema Alethae, Filsam Abdivahamerh, Pietro Romano, Belrhalia Abdelfattah Omar, Sweego Salaad, Malak Mahamed Ahmad, Eugene Ogbumba, Adekuwe Samuel, Imaan Abdulahi
assistenti Noemi Bresciani, Noemi Condorelli
luci Matteo Crespi
organizzazione Anita Bartolini
produzione Compagnia Enzo Cosimi, MIBACT, Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015
in collaborazione con NonostanteMarras, Fondazione Progetto Arca Onlus
un ringraziamento a Maria Paola Zedda
durata 40′
Una creazione che nasce da una riflessione sul tema dell’emarginazione, sulla figura dell’homeless e sulla sua regale solitudine nella società contemporanea. Il progetto milanese de La bellezza ti stupirà, che intreccia l’estro creativo di Enzo Cosimi e quello di Antonio Marras, è realizzato in collaborazione con Progetto Arca Onlus, fondazione che assiste le persone senza fissa dimora, un mondo sotterraneo, abitato da figure borderline che scelgono o si trovano a vivere ai margini della società. La loro esperienza di vita rappresenta il fulcro drammaturgico del lavoro, ispirato dall’opera di Joseph Beuys.
Una sfilata visionaria che si avvale di video ritratti nei loro luoghi di vita e che diventano un tableau vivant, un unico piano sequenza che prende le sembianze di un racconto fiabesco: «un miracolo che sconvolge il contesto della rappresentazione spettacolare, come un rito contemporaneo». (Nucleo Artzine)
A creation born from a reflection on social exclusion, on the figure of the homeless aimed to blend the creative energy of Enzo Cosimi and that of Antonio Marras.
A visionary parade that looks like a fairy tale: «a miracle that overwhelms the context of spectacular representation, as a contemporary rite» (Nucleo Artzine).