Sala Fassbinder
ore 19.00
FABRIZIO FAVALE
«Fabrizio Favale è coreografo poeta. La sua danza è capace di dare alla tecnica voce filosofica e interiore. Non c’è storia: è fatta di intrecci, di “imitazioni” del vento, della natura,
del movimento degli animali, di impalpabili eppure concretissime variazioni atmosferiche, di ghirigori rapinosi».
Massimo Marino, Corriere della Sera
ideazione e coreografia Fabrizio Favale
interpreti Daniele Bianco, Jari Boldrini, Elita Cannata, Marta Capaccioli, Vincenzo Cappuccio
scene, light design, live visual art Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale
musiche Jónsi & Alex (Sigur Rós) – All Animals EP
sound prodotto da due ventilatori industriali
progetto Circeo coprodotto da Théâtre National de la Danse Chaillot, Paris, Le Supplici / Kinkaleri
con il contributo di MIBACT, Regione Emilia-Romagna
residenza artistica Teatro Comunale di Casalecchio – ATER
durata 35′
Chapter one – Rain Parallax
Chapter two – Singing Animals
Chapter three – Motor Swells
Chapter four – Deflating Clouds
È un progetto spettacolare che, partendo dal progetto CIRCEO, lavoro corale co-prodotto da Théâtre National de la Danse Chaillot, Paris (FR), apre un orizzonte di ricerca inedito legato alla meteorologia e al presentimento nel mondo degli animali.
Guardando alla natura delle ampiezze celesti, in costante dialogo con la natura delle forme terrestri, questo lavoro muta in continuazione ma sempre preceduto da chiarissimi presentimenti dati dalla circolarità di una struttura coreografica matematica. Ciò che accade nel corpo e ciò che accade nello spazio: come se sapessero già prima l’uno dell’altro.
La coreografia è costituita da 4 sequenze fisse basate sull’esattezza, che i danzatori smontano e rimontano a piacere, creando canoni, variazioni e intrecci di sequenze danzate a creare una lunga sequenza di 33 minuti che tende all’infinito.
La scena presenta un grande fondale in seta grigia che rimanda a uno spazio cangiante denso di nuvole, opera scenografica e illuminotecnica ideata da Fabrizio Favale e Andrea Del Bianco. Il fondale si gonfia con il vento emesso da 2 ventilatori, che emettono anche il suono di base del lavoro coreografico, ed emette luce cangiante e multi-riflettente. Su questo sfondo si muovo i danzatori, in una plumbea penombra che ci proietta nella lontananza di un mondo non specificato e tutto da esplorare.
A quartet opens up an unprecedented research related to meteorology and animal premonitions. Canons, variations and interlaces of danced sequences that look at the nature of celestial dimensions, in constant dialogue with that of terrestrial shapes.