1 OTTOBRE

Sala Shakespeare
ore 20.30

COMPAGNIA ZAPPALÀ DANZA

Romeo e Giulietta 1.1 (la sfocatura dei corpi)

regia e coreografia Roberto Zappalà | ACQUISTA | PRENOTA

ROBERTO ZAPPALÀ

«L’Etna, con i suoi borbottii e colori scuri, ispira da sempre il coreografo siciliano, che ha scelto di vivere e lavorare a Catania e qui, con tenacia, ha realizzato la sua Utopia artistica e umana. La sua è stata una metaforica corsa da fondista, di quelle in cui tenacia, fiato, tensione verso il traguardo si sposano a una non comune capacità di resistenza».
Silvia Poletti, The good life

 

coreografia e regia Roberto Zappalà

interpreti Maud de la Purification, Antoine Roux-Briffaud

musica Pink Floyd, Elvis Presley, Luigi Tenco, José Altafini, Mirageman, John Cage, Sergei Prokofiev

cura dei testi Nello Calabrò

luci e costumi Roberto Zappalà

direzione tecnica Sammy Torrisi

management Maria Inguscio

produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Centro di Produzione della Danza

coproduzione Orizzonti Festival Fondazione

In collaborazione con Le Mouvement Mons Festival

con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo

prima nazionale 5 agosto 2016 Orizzonti Festival, Chiusi

durata 60′

 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO ROMEO E GIULIETTA D’APRÈSDI STEFANO TOMASSINI

conduce Alessandro Pontremoli con Roberto Zappalà e Stefano Tomassini

Sala Shakespeare, al termine dello spettacolo 

 
 

La sfocatura è una questione di distanza. Ci sentiamo sfocati quando “percepiamo” che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta e crediamo di essere troppo vicini o troppo lontani.
Paura e desiderio governano questi Romeo e Giulietta che, danzando sulle musiche dei Pink Floyd, di John Cage e di Sergei Prokofiev, imparano a guardare dentro di sé. Si sintonizzano nella stessa direzione restando liberi nella loro essenza: «è la coreografia della leggerezza, della tenerezza e della forza di mescolarsi per andare oltre il proprio corpo, essere uno ed essere due, restare io e te e diventare noi. L’importanza del lavoro diretto da Roberto Zappalà è nella dolcezza del tratto, un pastello fatto con i colori della terra, con cose vere che puoi toccare» (Pac). Un Romeo e Giulietta che non vuole parlare d’amore ma essere un atto d’amore verso la vita.

A Romeo and Juliet conceived not to talk about love but to be an act of love for life. «A choreography that is lightness, tenderness, meant to push the body beyond and be one, and be two, remaining me and you, and becoming us. A tableau made with the colors of the earth, with concrete things that you can touch» (pac.net).