coreografie Manfredi Perego
Foto di Roberto Poli
VIOLA SCAGLIONE
DIRETTRICE DEL BTT
Viola nasce a Torino e studia alla scuola di Perfezionamento del Balletto Teatro di Torino ed in seguito alla scuola “High On Dance” di Washington D.C., alla “London Contemporary School” e al Conservatorio di Boulogne di Parigi. Entra poi a far parte del Balletto Teatro di Torino, lavorando con Nina Viroubova, Loris Gai, James Urbain che la scelgono per ruoli solistici. Collabora come danzatrice ad opere e spettacoli del Teatro Regio di Torino. Dal 2002 rientra nel Balletto Teatro di Torino e nel 2017 viene nominata Direttrice della Compagnia.
In qualità di direttrice artistica del BTT, Viola adotta un approccio aperto ed inclusivo, in dialogo orizzontale con i danzatori della compagnia e con gli artisti coinvolti nelle varie creazioni, stimolando processi di gruppo fortemente radicati nella fusione tra percorsi di crescita personale e di evoluzione artistica.
MANFREDI PEREGO
Dopo l’esperienza con la compagnia da lui fondata MP.ideograms, con la quale vince il Premio Equilibrio con il solo Grafiche del silenzio, tra i lavori più recenti di Manfredi Perego si contano Primitiva e Labile pangea. Partecipa a Equilibrio Festival, alla Vetrina della Giovane danza d’autore di Ravenna, collabora con Scenario Pubblico e vince il Premio GD’A Giovane Danza D’Autore dell’Emilia Romagna nel 2017. Abbina alla creazione coreutica lo studio delle arti marziali, che pratica fin da giovane. Insegna danza presso diverse istituzioni italiane ed estere, quali il Balletto di Roma e il Balletto del Teatro di Torino, il Laban Trinity College e l’Austrian Youth Ballet. Dal 2015 è artista sostenuto da TIR Danza.
Foto di Sara Meliti
prima nazionale
La danza scaturisce da una ferita, quella inflitta da venti, anemoi, che attraversano il corpo dei danzatori. Ma cosa succede al corpo attraversato dal vento? Esso viene come derubato, volente o nolente, di una scheggia dei suoi pensieri più profondi. Come se il movimento dell’aria permettesse un passaggio tra il sé e il luogo che lo contiene, con esito in una liberazione fisica ed emotiva, diversa per ciascuno. Una coreografia dedicata al vento, o piuttosto un affidamento a esso. Come in ogni progetto del coreografo Manfredi Perego, un haiku cercato e trovato insieme ai danzatori accompagna il lavoro, fondendo la ricerca della parola intima e privata a quella operata dal corpo.
coreografie/danza Manfredi Perego
musiche Paolo Codognola
luci Giovanni Garbo
produzione TIR Danza
in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
in collaborazione con Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico CZD, Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti, MP.ideograms, ResiDance XL
durata 24’
Primitiva nasce da una ricerca sulla corporeità nei suoi elementi primari, è un viaggio mnemonico nella più arcaica e animalesca percezione del sé, al contempo fragile e impulsiva.
Un tentativo utopico di scoprire l’origine delle pulsioni umane, di abitarne la dimensione di naturalità. Viene chiamata in causa un’età che è lontana ma profondamente radicata in noi, che risiede in un ambiente tanto apparentemente banale quanto profondamente sconosciuto: il corpo.
Un viaggio verso quella “origine di / impulsi sconosciuti / creati da noi”, come recita l’haiku nato dai danzatori durante le prove, che si accosta al lavoro fisico come riflessione verbale.