SALVO LOMBARDO
Performer, coreografo e regista. La sua ricerca si concentra sugli interstizi tra danza, teatro e arti visive. Realizza azioni e manufatti in ambito performativo e artistico Insieme al suo gruppo di lavoro Chiasma, riconosciuto dal MiBAC come Organismo di Produzione della Danza Under 35.
Già co-fondatore e regista di Clinica Mammut, è stato coreografo residente ad Anghiari Dance Hub dove ha creato Casual Bystanders, ospite presso la compagnia Aura Dance Theatre di Kaunas (LIT) per la quale crea Twister, collabora con il Festival Oriente Occidente per cui realizza Present continuous e la video installazione Reappearances. Nel 2018 vince il bando di Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore 3.0 e lavora al progetto L’esemplare capovolto e a Excelsior. Crea Bodies Memories nell’ambito del progetto Crossing the sea e con il progetto Opacity viene selezionato alla NID – New Italian Dance Platform. È membro di giuria per il premio DNAppunti coreografici. Ha fondato e co-curato Resurface_festival ed è ideatore della Under 35 Italian Alliance. Dal 2020 è artista associato e guest curator per la Lavanderia a vapore di Collegno (To).
interpreti Jaskaran Anand, Cesare Benedetti, Lily Brieu, Lucia Cammalleri, Leonardo Diana, Fabritia D’Intino, Daria Greco insieme ai partecipanti del workshop Around Excelsior
collaborazione coreografica Daria Greco
consulente culturale Viviana Gravano
musiche Fabrizio Alviti
disegno luci e video Daniele Spanò e Luca Brinchi
contributi filmici Isabella Gaffè
video Homo Homini Lupus di Filippo Berta
costumi Chiara Defant
ottimizzazione tecnica Loris Giancola, Luca Giovagnoli, Gabriele Termine
produzione esecutiva Associazione Culturale Chiasma, con il sostegno di MiBAC – Ministero Beni e Attività Culturali
co-produzione Théâtre National de Chaillot, Festival Oriente Occidente, Festival Fabbrica Europa, Romaeuropa Festival, Versiliadanza
in collaborazione con Teatro della Toscana / Pontedera Teatro, ACS Abruzzo;
progetto realizzato nell’ambito di Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore 3.0 / Piemonte dal Vivo
durata 60’
Nel 1881 al Teatro alla Scala di Milano debutta il Gran Ballo Excelsior, uno dei balli italiani ottocenteschi di maggior successo che, come dichiara il suo autore Luigi Manzotti, celebra la grandezza della civiltà contro l’oscurantismo che costringe i popoli «nelle tenebre del servaggio e dell’ignominia». Sono gli anni della celebrazione del progresso nelle Esposizioni Universali, della rivoluzione industriale, dell’imperialismo coloniale e dell’affermazione del concetto di identità nazionale. Date queste premesse Salvo Lombardo, guida della compagnia Chiasma, si interroga su quale sia oggi l’eredità culturale dell’Occidente di fine XIX secolo. Quali iconografie e quali immaginari del Gran Ballo Excelsior riemergono, in forme (forse solo in apparenza) diverse, nelle rappresentazioni dell’altro, nel disegno dei corpi e nelle relazioni tra l’Europa e il cosiddetto resto del mondo? Non un riallestimento del balletto tradizionale, quanto piuttosto una sua riterritorializzazione che si sofferma sugli immaginari stereotipati riproposti dai nuovi linguaggi del presente.