dedicato a Sergio
coreografia e regia Roberto Zappalà
Roberto Zappalà
«L’Etna, con i suoi borbottii e colori scuri, ispira da sempre il coreografo siciliano, che ha scelto di vivere e lavorare a Catania e qui, con tenacia, ha realizzato la sua Utopia artistica e umana. La sua è stata una metaforica corsa da fondista, di quelle in cui tenacia, fiato, tensione verso il traguardo si sposano a una non comune capacità di resistenza».
Silvia Poletti, The good life
Da 30 anni Roberto Zappalà corre e racconta, come nessun altro, un sud vivo e vibrante insieme alla sua Compagnia «con tenacia, lucidità, visione e continua voglia di andare avanti, di perfezionare la sua poetica, di dare una casa alle sue idee di danza, naturalmente umanista e filosofica.» (delteatro.it). Realizza solo per la propria compagnia oltre 80 creazioni prevalentemente a serata intera, di cui l’ultima ‘La Giara, commissionata dal Teatro Regio di Torino, ha debuttato con successo nel giugno 2019 nel cartellone di Opera&Balletto dello stesso Teatro Regio.
Diverse inoltre le collaborazioni con altre compagnie, tra queste Balletto di Toscana, la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, Norrdans (S), ArtEZ Arnhem (NL), la Fondazione Theaterwerkplaats Generale Oost (NL), Goteborg Ballet/Opera di Goteborg (S).
Nel 2011 realizza le coreografie della cerimonia di apertura dei Mondiali di Scherma. Nel 2016 cura il progetto Insieme – Parata Urbana per il Défilée della Biennale di Lione.
Ha collaborato con registi d’opera quali Federico Tiezzi, Daniele Abbado e Giorgio Barberio Corsetti e con artisti del panorama internazionale tra questi Giovanni Sollima, Paolo Fresu, Fabio Vacchi, Puccio Castrogiovanni, Vincenzo Pirrotta, Alfio Antico, Gianluigi Trovesi e altri.
Con Christian Graupner (Humatic, Berlino) ha realizzato l’installazione interattiva “MindBox”, secondo premio al Guthman Musical Instrument Competition (Atlanta/USA 2011). La Malcor D’ ha di recente pubblicato il suo libro Omnia Corpora sulla metodologia del suo lavoro.
Roberto Zappalà è responsabile del recupero e ideazione di Scenario Pubblico a Catania, aperto nel 2002, residenza della Compagnia Zappalà Danza e raro esempio in Italia di centro coreografico europeo.
Nel 2013 riceve il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.
Roberto Zappalà è artista associato al festival MilanOltre.
prima tappa di Odisseo, dal progetto re-mapping sicily liberamente ispirato al saggio “Naufragio con spettatore” di Hans Blumenberg
musiche J.S.Bach | preludi e fughe dal Clavicembalo ben temperato, C.Gounod
drammaturgia Nello Calabrò e Roberto Zappalà
danzatori Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer
pianoforte Luca Ballerini
soprano Marianna Cappellani
scene e luci Roberto Zappalà
costumi Debora Privitera
direttore tecnico Sammy Torrisi
management Vittorio Stasi
direzione generale Maria Inguscio
una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro Nazionale di Produzione della Danza
in collaborazione con Teatro Stabile di Catania, ArtEZ Arnhem (NL), uva grapes Catania contemporary dance festival, AME Associazione Musicale Etnea
durata 55 minuti
Naufragio con Spettatore è la prima tappa di ODISSEO, un lavoro sull’emigrazione/immigrazione e sul rapporto che gli occidentali hanno nei confronti del popolo migrante. Odisseo ha debuttato per il Teatro Stabile di Catania nel mese di gennaio 2011 ed è stato sviluppato dal coreografo in diverse tappe “pre-testi”. La prima tappa “pre-testo 1: naufragio con spettatore”, ha debuttato nell’ambito dell’uva grapes Catania contemporary network il 31 agosto 2010. Sia il viaggio di Ulisse che molte delle tragiche odissee del tempo presente, si dislocano nella stessa mappa: il mediterraneo. Partendo dall’idea del naufragio si è approdati a concetti quali viaggio, fame/sete, morte/salvezza, assenza di spazio e non si è potuto non trattare la cronaca. Le notizie dei naufragi dei migranti, da quello di Porto Palo, il più grande della storia del mediterraneo dopo la seconda guerra mondiale, a quello avvenuto a largo delle coste della Libia nel 2009, sono inevitabilmente divenuti motivo di riflessione. Spunti emotivi sono stati tratti anche dall’opera pittorica di Théodore Gericault “la zattera della medusa” e dal saggio “naufragio con spettatore” di Hans Blumenberg.