Tra le novità di questa edizione il primo ciclo di Conferenze-Danzate tenute da esperti del settore con la presenza di quattro performer d’eccezione, gli scaligeri Stefania Ballone e Matteo Gavazzi accompagnati dai giovani Linda Giubelli e Alessandro Paoloni. Un viaggio attraverso le diverse tecniche, estetiche e poetiche, con parole e documenti video, pensato per tutti coloro che vogliono scoprire più da vicino Il patrimonio storico e culturale della danza e, giocando, provare anche a interpretarlo.
a cura di Stefano Tomassini
Stefano Tomassini
Insegna Studi coreografici e di danza all’Università Iuav di Venezia; scrive per «Teatro e Critica» e fa parte della Commissione consultiva della danza (MiC). Tra le sue pubblicazioni più recenti, le due monografie Tempo fermo. Danza e performance alla prova dell’impossibile (Scalpendi, 2018), e Tempo perso. Danza e coreografia dello stare fermi (Scalpendi, 2020).
Stefania Ballone
Si diploma al Teatro alla Scala e dal 2000 danza in tutte le produzioni anche in ruoli solistici. Nel 2007 partecipa alla Biennale Danza di Venezia come danzatrice e assistente coreografa di Francesco Ventriglia. Presso l’Università degli Studi di Milano si laurea in Lettere Moderne nel 2011 e in Scienze dello Spettacolo nel 2014. Nel 2017 crea La Valse per il corpo di ballo del Teatro alla Scala. Nel 2018 è selezionata per la finale del Concorso Coreografico di giovani compagnie a Sens con il suo passo a due Thunders and Lightnings. Nel 2020 crea I Giardini D’Autunno per la Biblioteca degli Alberi di Milano ed è co-direttrice artistica di Human Signs progetto di Yuval Avital che coinvolge artisti da cinquanta paesi diversi.
Matteo Gavazzi
Si forma presso il centro Arte Danza di Pistoia e segue il corso di perfezionamento professionale del Centro Regionale della Danza-Aterballetto, dove si avvicina anche alla coreografia. Nel 2004 entra a far parte di D.A.N.C.E. Europe. Nel 2015 realizza A Cheeky Mirror, musiche di Thomas Newman, su invito del direttore Frédéric Olivieri. Nel 2017 il Teatro alla Scala gli commissiona una nuova creazione, La Valse, realizzata in collaborazione con i colleghi Stefania Ballone e Marco Messina. Nell’ edizione 2018 di MILANoLTRE, presenta in prima nazionale il trittico DELIRIUM+ALCHIMIA+SOLO, in veste di coreografo contemporaneo. Partecipa come ballerino e coreografo nel Dittico Weill per il Teatro alla Scala. A ottobre del 2021 ritorna al festival MILANoLTRE dove presenta “De Vita”, una originale coreografia su un tappeto generatore di suoni di sua invenzione. A febbraio in occasione del “Bolle and Friends” crea “C&C”, un passo a due interpretato dallo stesso Roberto Bolle e Virna Toppi, presso il teatro Europaauditorium di Bologna.
Linda Giubelli
Linda Giubelli nasce a Padova il 13 agosto 2000. Inizia gli studi presso una scuola privata a Venezia. Entra nel 2016 nell’Accademia Teatro alla Scala al sesto corso, dove oltre agli studi accademici interpreta ruoli come: La fata confetto “Schiaccianoci”, Nykia in “La Bayadere”, Cenerentola, In The Middle Somewhat Elevated di Forsythe, La Stravaganza di Preljocaj. Si diploma a giugno nel 2019 col massimo dei voti. In seguito entra a far parte del corpo di ballo del Teatro alla Scala, dove interpreta oltre al corpo di ballo ruoli come: il passo a due dei contadini, le sei amiche e le due willi in “Giselle”, solista del primo movimento in “Symphony in C” Di Balanchine, le tre odalische in “Corsaro”.
Alessandro Paoloni
Nel 2011 entra a far parte della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Durante questi 8 anni ha preso parte a molti spettacoli tra cui “Lo Schiaccianoci” interpretando, nel corso degli anni, vari ruoli: lo schiaccianoci, Fritz, la danza russa e cinese e la pastorale. Balla anche in “Cenerentola” come amico del principe, “La Stravaganza” di preljocaj, “Gaite Parisienne suite, ricoprendo il ruolo principale di “Bim”. Nel 2019, dopo essersi diplomato in Scuola di Ballo, entra a far parte del corpo di ballo del Teatro alla Scala. Prende parte a molte produzioni come Don Chisciotte, Giselle, La Bayadere di Rudolf Nureyev interpretando anche “L’Idolo d’oro” e “Sylvia” nei panni di un “pastorello”.
Mauro Bigonzetti e Angelin Preljocaj sono due coreografi del presente, con una importante storia alle spalle: sono due fra i massimi compositori di danza in Europa, fra i pochissimi che sono riusciti a mantenere insieme, in una personale e felicissima sintesi, la tensione radicale all’astrazione con la vocazione narrativa ed espressiva del balletto contemporaneo. Non si tratta soltanto di uno stile personale e distinguibile, ma di una vera e propria macchina poetica capace di porre problemi, in termini cinetici, e di risolverli come un sapere del corpo e del movimento.
Stefano Tomassini
con Stefania Ballone, Matteo Gavazzi, Linda Giubelli e Alessandro Paoloni