CONFERENZA DANZATA

GEORGE BALANCHINE, ROLAND PETIT, JEROME ROBBINS

martedì 10 OTTOBRE

Sala Fassbinder
ore 19.30

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  • Quattro danzatori delle conferenze danzate di MILANoLTRE

Ph Sara Meliti

TRACCE SOTTOPELLE GENERAZIONI A CONFONTO ARCHIVI_back to the future QUESTIONE DI SGUARDI

 

Torna anche quest’anno il format delle Conferenze Danzate con quattro appuntamenti tenuti da esperti del settore con la presenza di performer d’eccezione. Un viaggio attraverso le diverse tecniche, estetiche e poetiche, con parole e documenti video, pensato per tutti coloro che vogliono scoprire più da vicino Il patrimonio storico e culturale della danza e, giocando, provare anche a interpretarlo.

 

Tre grandi, tre storie, tre origini, tre profili distinti d’autore, tre patrimoni di danze pregiatissimi: Balanchine, Robbins, Petit, se non coetanei, di successo mondiale coevo.

Il balletto top di gamma del Novecento si incarna in George Balanchine (1904-1983), georgiano, un orientale quindi, di studi russo-pietroburghesi, emigrato in Francia, coreografo per i Ballets Russes di Diaghilev, e poi insediato negli USA, maestro di balletto concertante nel suo New York City Ballet; Jerome Robbins (1918-1998), un ebreo russo (Rabinowitz) nato a Manhattan, poliedrico e geniale, dal musical (West Side Story) alle stilizzazioni folk al modern espressionista, pure creatore per il NYCB e anche a Broadway e al cinema; Roland Petit (1924-2011), un francese piccante di eros pop, cresciuto nella Parigi esistenzialista e letteraria e accolto tra piume e lustrini a Hollywood con la sua Musa-vedette Zizi Jeanmaire.

Tre autori ideali per le grandi compagnie di balletto, come la Scala, con i suoi giovani e duttili danzatori, pronti a misurarsi agilmente con stili, poetiche e tecniche scintillanti di bravura. 

Elisa Guzzo Vaccarino

 

A seguire, presentazione del volume Fuori Tempo – Danze inattuali e anacronie coreografiche di Stefano Tomassini.

Crediti

relatore Elisa Guzzo Vaccarino

con Stefania Ballone, Matteo Gavazzi, Linda Giubelli e Alessandro Paoloni

 

A seguire

Presentazione del libro Fuori Tempo. Coreografia e nostalgia, anacronismo, inattualità
di Stefano Tomassini 

intervengono Lorenzo Conti e Elisa Guzzo Vaccarino

Elisa Guzzo Vaccarino

Elisa Guzzo Vaccarino, laureata in filosofia, formata alla danza accademica e contemporanea, si occupa di balletto e di danza da decenni su quotidiani, attualmente “QN”, periodici e riviste, “Ballet2000”, “Classic Voice”, “Fyinpaper” online; firma saggi per Fondazioni Liriche e teatri, per booklet di DVD, cataloghi d’arte; collabora con la Biennale Danza e l’ASAC di Venezia, oltre che con ERT-“Carne”, è stata consulente del Premio Carla Fendi di Spoleto. Ha pubblicato libri su Béjart, Kylián, Bausch, Balanchine, Cunningham, Forsythe, la danza futurista e quella globalizzata, Cuba, il tango, la Geopolitica della Danza, parlando alla radio, RAI 3, realizzando programmi televisivi sui canali satellitari culturali (Tele+3, Rai Sat Show, Rai 5) e curando mostre come La Danza delle Avanguardie al MART di Rovereto-Trento. Ha insegnato Storia ed Estetica della Danza all’Università, in Italia e all’estero, e alla scuola di ballo della Scala. Dal 2023 fa parte del Consiglio Superiore dello Spettacolo del Ministero della Cultura.

Stefania Ballone

Si diploma al Teatro alla Scala e dal 2000 danza in tutte le produzioni anche in ruoli solistici.  Nel 2007 partecipa alla Biennale Danza di Venezia come danzatrice e assistente coreografa di Francesco Ventriglia. Presso l’Università degli Studi di Milano si laurea in Lettere Moderne nel 2011 e in Scienze dello Spettacolo nel 2014. Nel 2017 crea La Valse per il corpo di ballo del Teatro alla Scala. Nel 2018 è selezionata per la finale del Concorso Coreografico di giovani compagnie a Sens con il suo passo a due Thunders and Lightnings. Nel 2020 crea I Giardini D’Autunno per la Biblioteca degli Alberi di Milano ed è co-direttrice artistica di Human Signs progetto di Yuval Avital che coinvolge artisti da cinquanta paesi diversi.

Matteo Gavazzi

Si forma presso il centro Arte Danza di Pistoia e segue il corso di perfezionamento professionale del Centro Regionale della Danza-Aterballetto, dove si avvicina anche alla coreografia. Nel 2004 entra a far parte di D.A.N.C.E. Europe. Nel 2015 realizza A Cheeky Mirror, musiche di Thomas Newman, su invito del direttore Frédéric Olivieri. Nel 2017 il Teatro alla Scala gli commissiona una nuova creazione, La Valse, realizzata in collaborazione con i colleghi Stefania Ballone e Marco Messina. Nell’ edizione 2018 di MILANoLTRE, presenta in prima nazionale il trittico DELIRIUM+ALCHIMIA+SOLO, in veste di coreografo contemporaneo. Partecipa come ballerino e coreografo nel Dittico Weill per il Teatro alla Scala. A ottobre del 2021 ritorna al festival MILANoLTRE dove presenta “De Vita”, una originale coreografia su un tappeto generatore di suoni di sua invenzione. A febbraio in occasione del “Bolle and Friends” crea “C&C”, un passo a due interpretato dallo stesso Roberto Bolle e Virna Toppi, presso il teatro Europaauditorium di Bologna.

Linda Giubelli

Linda Giubelli nasce a Padova il 13 agosto 2000. Inizia gli studi presso una scuola privata a Venezia. Entra nel 2016 nell’Accademia Teatro alla Scala al sesto corso, dove oltre agli studi accademici interpreta ruoli come: La fata confetto “Schiaccianoci”, Nykia in “La Bayadere”, Cenerentola, In The Middle Somewhat Elevated di Forsythe, La Stravaganza di Preljocaj. Si diploma a giugno nel 2019 col massimo dei voti. In seguito entra a far parte del corpo di ballo del Teatro alla Scala, dove interpreta oltre al corpo di ballo ruoli come: il passo a due dei contadini, le sei amiche e le due willi in “Giselle”, solista del primo movimento in “Symphony in C” Di Balanchine, le tre odalische in “Corsaro”.

Alessandro Paoloni

Nel 2011 entra a far parte della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Durante questi 8 anni ha preso parte a molti spettacoli tra cui “Lo Schiaccianoci” interpretando, nel corso degli anni, vari ruoli: lo schiaccianoci, Fritz, la danza russa e cinese e la pastorale. Balla anche in “Cenerentola” come amico del principe, “La Stravaganza” di Preljocaj, “Gaite Parisienne Suite”, ricoprendo il ruolo principale di “Bim”. Nel 2019, dopo essersi diplomato in Scuola di Ballo, entra a far parte del corpo di ballo del Teatro alla Scala. Prende parte a molte produzioni come Don Chisciotte, Giselle, La Bayadere di Rudolf Nureyev interpretando anche “L’Idolo d’oro” e “Sylvia” nei panni di un “pastorello”.